[vc_row][vc_column width=”1/4″][vc_column_text][/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”3/4″][vc_column_text]Titolo: Gli alfieri azzurri
Sottotitolo: Storia dei portabandiera ai Giochi olimpici estivi
Collana: Frammenti di sport
Autore: Federico Pasquali
Formato: 13×21
Allestimento: Brossura
Pagine: 176
Prezzo: € 16,00
ISBN: 978-88-99857-59-2
Settore: Sport, Olimpiadi, storia, curiosità
Distribuzione: Messaggerie Libri
La cerimonia inaugurale dei Giochi olimpici è uno degli eventi più celebri e seguiti nel mondo. A partire dai Giochi intermedi del 1906, il barone Pierre de Coubertin, “padre” fondatore dell’Olimpiade moderna, introdusse la sfilata degli atleti divisi per nazione con un loro rappresentante ad innalzare la bandiera nazionale. Dai Giochi estivi del 1908, Londra, e in seguito da quelli invernali del 1924, Chamonix-MontBlanc, il portabandiera divenne un’istituzione della cerimonia e una figura celebre nella propria nazione. Attraverso le storie degli atleti Giochi olimpici, però, non si conosce. Non ci sono fonti ufficiali che possano far ottenere conferme. Un’ipotesi, tale è rimasta, indica nel ginnasta fiorentino Manlio Pastorini il più probabile tra gli atleti presenti. In quell’edizione, Pastorini vinse il bronzo nel concorso a squadre, mentre nel 1920, ad Anversa, conquistò l’oro sempre con la squadra azzurra. Nello stesso anno, appassionatosi della palla al cesto, fu tra i promotori del primo torneo nazionale di pallacanestro, organizzato sotto l’egida della Federazione di ginnastica, L’unica certezza, risiede nella partecipazione a quella sfilata di un futuro portabandiera azzurro: il ginnasta Alberto Braglia. Federico Pasquali è nato a Roma nel 1971. Sociologo, scrittore e giornalista sportivo, collaboratore della Gazzetta dello Sport, ha pubblicato diversi libri sul mondo dello sport per diverse case editrici.
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